“Vi è più gioia nel dare che nel ricevere”. Questa frase di Gesù, riportata negli Atti degli Apostoli (20,35), è comparsa nella mia vita più di 30 anni fa ed il suo significato è cresciuto insieme a me. Come io sono passato da bambino a uomo, così il significato cristiano e la veridicità esistenziale di questa frase sono maturati dentro di me. La formazione umana e cristiana ricevuta principalmente in famiglia e nella comunità parrocchiale – attraverso l’appartenenza all’Azione Cattolica – mi ha spinto fin da piccolo a giocare la partita delle relazioni dentro le regole del “ci sto”, “conta su di me” e “faccio del mio meglio”. Ho intrapreso e concluso il corso di laurea in ingegneria chimica con l’idea di impastare le mani nei fenomeni naturali e cooperare in prima linea per un progresso sostenibile degli uomini. Dopo il “Tabor” accademico sono atterrato nel mondo del lavoro, giovane ingegnere in una compagnia petrolifera multinazionale… e sono trascorsi 12 anni di attività professionale, tra calcoli tecnici, colleghi, viaggi all’estero, riconoscimenti e avanzamenti. Negli ultimi anni lavorativi, dentro una faticosa ricerca di senso, ho avuto l’impressione che questa “gioia nel dare”, di cui parla Gesù, fosse abbondante ma non piena. Avvertivo che nella mia vita, la misura di questo donarmi non aveva raggiunto il “fondo-scala”. Bisognava s-misurare? Gesù crocifisso ha cominciato ad interpellarmi. “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13). Vuoi vedere che nel mio caso, la gioia di vivere la ottengo se metto la mia esistenza totalmente in mano a Dio? Un vecchio amico, di nome San Francesco, mi ha aiutato a rileggere tutta la mia storia e mi ha incoraggiato a fare un balzo in avanti. Dalla ricchezza povera di senso, alla povertà ricca di vita. Dal “tutto” guadagnato, all’essenziale ricevuto in dono. Da un amore parziale, ad una fraternità universale. Oggi sono un frate appartenente all’Ordine dei Frati Minori, vivo nel Convento San Bonaventura di Frascati dove completo la mia formazione, porto avanti la fase di discernimento vocazionale - prima del sì definitivo - mi dedico all’ospitalità degli svantaggiati e alla catechesi dei giovani-adulti!

Fra Alessandro D'Amati