L’assemblea elettiva dell’Azione Cattolica è la tappa diocesana del percorso assembleare che coinvolge tutta l’Azione Cattolica Italiana: a partire da ottobre scorso sino a dicembre 2019 si sono celebrate le assemblee elettive parrocchiali, frutto delle quali sono i nuovi consigli parrocchiali e relativi presidenti. In seguito i vari delegati si sono riuniti presso il Seminario Vescovile, il 16 febbraio scorso, per celebrare l’assemblea elettiva diocesana, durante la quale è stato discusso e votato il documento programmatico per il triennio 2020/2023. Inoltre è stato eletto a scrutinio segreto, come sempre si fa in AC in occasione del rinnovo degli incarichi associativi, il nuovo consiglio diocesano che guiderà l’associazione per i prossimi tre anni. Ci vorrà ancora del tempo, però, per avere il nuovo presidente diocesano: la nomina sarà fatta dal Vescovo, su proposta di una terna di nomi presentati dal consiglio diocesano neoeletto. 

Il cammino assembleare effettivamente è iniziato nel luglio 2019 con l’incontro del consiglio diocesano con don Gualtiero, vicario per la pastorale, e successivamente con il dott. Fabrizio Carletti, per un supporto metodologico. Da lì in poi l’AC ha cominciato a guardare al triennio che si stava concludendo, verificando complessivamente tutto ciò che aveva scelto di fare e di non fare, mettendolo a confronto con il documento programmatico della precedente assemblea. 

In seguito è venuto spontaneo seguire le indicazioni metodologiche della diocesi, cominciando ad immaginare una traccia di documento assembleare che contenesse, a partire dalla “mission” di Chiesa madre, il sogno dell’AC, la sua “vision”, i criteri-guida, le priorità, le nuove prassi. 

Il percorso di elaborazione è stato molto duro, complicato, poco fluido in alcune fasi e davvero poco chiaro, soprattutto all’inizio; coinvolgere gradualmente tutti nel processo democratico di elaborazione di un documento programmatico non è certo semplice, ma è una sfida davvero bella ed entusiasmante. Convocandosi, dando spazio alle idee, cominciando a scrivere quello che emergeva, coinvolgendo i presidenti parrocchiali, la strada si è fatta sempre più chiara sino ad arrivare alla formulazione di una bozza di documento da approfondire,  migliorare ed approvare definitivamente. I due documenti finali, uno di verifica del triennio 2017/2020 e l’altro programmatico 2020/2023, sono due bei risultati che hanno sottratto ore al riposo, ma che hanno costruito e rafforzato i legami associativi tra delegati giovani e adulti, provenienti da varie zone della diocesi; l’intero percorso assembleare, possiamo dire, ha fatto sperimentare il valore profetico, non solo la fatica, del lavoro di consiglio, con le sue gioie ed i dolori, i suoi successi e le sue delusioni.

Attualmente l’Azione Cattolica di Albano, tra le più antiche d’Italia (ha più di 140 anni di storia), è presente ufficialmente in 12 parrocchie sparse nelle tre zone pastorali. Ben 4 associazioni sono costituite da più di 50 soci e coinvolgono giovani, adulti e ragazzi: esse sono testimonianza del legame associativo tra le generazioni e della trasmissione della fede che prosegue nel tempo. Dagli anni ’90 è presente in diocesi anche il Movimento Studenti di Azione Cattolica, che ha celebrato recentemente il suo congresso eleggendo i due nuovi segretari; si sta lavorando anche per la nascita del Movimento Lavoratori di AC, per essere presenti significativamente in tutte le realtà dove i laici vivono, crescono, si spendono e si santificano. 

In questo tempo la nostra Chiesa diocesana chiede a tutti di essere “creativi”: l’AC ha individuato alcune scelte di cambiamento: i prossimi tre anni saranno il banco di prova del suo rinnovamento. Per questa associazione, che ha saputo adattarsi a varie fasi storiche, lungo un secolo e mezzo di vita, il cambiamento è diventato un’opportunità, una fase naturale, che ciclicamente torna a darle nuovo vigore. 

Laura Monti

Presidente diocesana "reggente"