All’ Azione Cattolica di Albano,

in particolare al Settore Giovani.

Proverò idealmente a prendervi per mano e a condurvi sui passi di questa partita di “Asso piglia tutti!”

Una partita che si apre all’insegna di un appuntamento mattiniero e un indirizzo chiaro: Via Aurelia, 481. Ovvero la Domus Mariae, la storica casa, appunto, e sede nazionale dell’Azione Cattolica.

Ad accoglierci è uno dei tanti volti che lavora qui e come tentiamo tutti, rende l’associazione più bella: Claudia D’Antoni.

Il suo racconto spezzettato tra le varie aree di questa sede impregna fortemente la giornata e dà un effetto contrastante alla scarna descrizione fisica che sarebbe potuta essere del luogo. Attraversare corridoi e stanze dall’ampio respiro di storia associativa ha permesso di conoscere le radici dalle quali giungiamo fino a qui; e le porte, che oltre varcata la loro soglia, hanno presentato non in primo luogo il peso di un lavoro e delle scadenze, ma una realtà fatta di relazioni e persone da ogni terra e storia.

Persone gioiose e pronte ad accogliere ogni dimensione umana che sono stati chiamati a curare: dai ragazzi, passando per i giovani fino agli adulti.

La passione e la condivisione di questa strada verso la santità è stata inevitabilmente la testimonianza tangibile per noi lì di come è bello essere al servizio dell’altro, ma soprattutto dell’Alto.

E’ proprio questo Denominatore Comune infatti che ci rende fratelli, e per noi giovani di AC sta qui il vero senso di fraternità.

Come a casa propria, scoprirsi e semplicemente accogliere le fatiche e le bellezze, le brutte e le belle esperienze del nostro vivere nell’associazione e nel mondo ci ha portato a renderci conto che quel potenziale di santità in noi emerge quando viviamo l’essenziale nel quotidiano senza necessità di grandi imprese eroiche, competenze o doti particolari proprio perche siamo stati scelti attraverso una chiamata più grande tramite chi ci circonda.

Così si è scardinata in me quella sensazione di timore di fronte all’imponenza e all’importanza di quei nomi più volte risuonati nella mattinata, di donne e uomini del passato come Vittorio Bachelet, Armida Barelli, Mario Fani e Giovanni Acquaderni ecc, che hanno fatto grande l’AC tra quelle pareti.

Nel momento culmine di richiamo spirituale, assieme a Lucia Colombo, altra forza di questa “rete di legami buoni“, nella cappella dei Santi e Beati dell’AC ho percepito la mia vita che scorre su un binario, incrociarsi con quello della vita vissuta da tanti di questi grandi uomini e donne di ieri e anche di oggi.

All’ultima mano di questa partita, non posso che essere grata dell’accoglienza continua che mi offre l’AC proprio come in famiglia, proprio come a casa.

Ora Via Aurelia, 481 è l’indirizzo anche di casa mia!

Con tanto tanto affetto Dina Rosa, detta Daina.


Iniziative Diocesane Giovani

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